QUALCHE CENNO STORICO
Poco si sa dei primi abitanti della Thailandia, ma ci sono siti archeologici nel nord-est del paese che contengono prove della coltivazione del riso e della fusione del bronzo che risalgono a 5000 anni fa. Nei primi giorni una successione di gruppi tribali controllava quella che oggi conosciamo come Thailandia. I popoli Mon e Khmer stabilirono potenti regni che includevano vaste aree del paese. Questi regni entrarono in contatto con altri popoli dell’Asia meridionale e ne assorbirono le idee religiose, politiche e culturali, nonché le loro istituzioni, che in seguito influenzarono lo sviluppo della cultura e dell’identità nazionale della Thailandia.
Il popolo Thai originariamente viveva nel sud-ovest della Cina ed è migrato nella parte principale del sud-est asiatico nel corso di molti secoli. La prima menzione della loro esistenza nella regione è un’iscrizione del XII secolo d.C. ad Angkor Wat, che si riferisce a syam o persone “marrone scuro” come vassalli del monarca Khmer. È così che la Thailandia divenne nota come Siam e la sua gente i siamesi.
Nel 1238 un capo Thai dichiarò la sua indipendenza dai Khmer e stabilì un regno a Sukhothai nell’ampia valle del fiume Mae Nam, nel cuore dell’odierna Thailandia.
Sukhothai successe nel XIV secolo il regno di Ayutthaya. Il regno di Ayutthaya divenne molto potente nel XIV e XV secolo, tanto da riuscire a sconfiggere il regno di Angkor nel 1431 causandone il declino. Nel corso dei secoli ci furono una serie di conflitti con i birmani che giunsero al culmine nel 1767 quando i birmani invasero Ayutthaya e la distrussero completamente. Dopo un paio d’anni due eroi nazionali, Taksin e Chakri, espulsero presto gli invasori e riunificarono il paese sotto la dinastia Chakri. Nel 1782, Chakri stabilì la sua nuova capitale a Bangkok. Successivamente gli fu dato il titolo di Rama I e fu il primo re della dinastia Chakri che detenne il potere fino ad oggi.
Durante il diciannovesimo secolo furono le potenze europee, piuttosto che i tradizionali nemici della Thailandia, a rappresentare la più grande minaccia per la sopravvivenza del regno. Il successo thailandese nel preservare l’indipendenza del paese (è stato l’unico paese del sud-est asiatico a farlo) è stato in parte il risultato del desiderio di Gran Bretagna e Francia di uno stato cuscinetto stabile tra i loro domini in Birmania, Malesia e Indocina. Più significativa però fu la volontà dei monarchi thailandesi, Mongkut (Rama IV, 1851-68) e Chulalongkorn (Rama V, 1868-1910), di negoziare apertamente con le potenze europee e di adottare riforme di stile europeo che modernizzarono il paese e lo conquistarono stato sovrano.
Come risultato dell’intervento europeo nel 1910, l’area del sud-est asiatico sotto il controllo thailandese era una frazione di ciò che era stata un secolo prima. Nei primi decenni del ventesimo secolo, il sistema politico, le forze armate e l’economia della Thailandia subirono drastici cambiamenti. Molti ricchi thailandesi hanno studiato all’estero ed è emersa una piccola élite istruita occidentale con idee meno tradizionali. Nel 1932 un colpo di stato incruento da parte di ufficiali militari e funzionari pubblici pose fine alla monarchia assoluta e inaugurò l’era costituzionale della Thailandia. La Thailandia ha cambiato il suo nome da Siam nel 1949.
Dopo i profondi cambiamenti del 1932, il progresso verso un sistema politico stabile e democratico è stato irregolare. La politica è stata dominata da cricche militari rivali guidate da potenti generali. Queste cricche hanno provocato frequenti colpi di stato e imposto periodi prolungati di legge marziale al paese. Le istituzioni parlamentari, come definite dalle quattordici costituzioni scritte tra il 1932 e il 1987, e la concorrenza tra i politici civili sono state generalmente di facciata per i governi militari. Oggi il paese ha una democrazia alle prime armi, sorvegliata dai militari e dal nuovo re che ha appena preso le redini da Sua Maestà il Re Bhumibol Adulyadej, il nono re della dinastia Chakri, che è stato il monarca regnante più lungo del paese fino alla sua morte nel 2016 .
QUALCHE INFORMAZIONE GENERALE
Le lingue più comuni parlate in Thailandia sono:
- Tailandese (92,7%)
- Inglese (44,6%)
- Cinese (8,5%)
- Birmano (2,4%)
- Malese (1,9%)
…seguite da laotiano, vietnamita e cambogiano.
Non sorprende che la Thailandia sia la patria di una ricca varietà di lingue, poiché condivide i confini con molti altri paesi ed è un importante centro economico nel sud-est asiatico. Possiamo affermare che la Thailandia ha oltre 70 lingue riconosciute.
L’inglese arriva secondo al 44%. Questa non è una sorpresa per chiunque sia stato a Bangkok o in altre famose destinazioni turistiche come Phuket o Koi Samui. Oltre ad essere la lingua de facto del turismo thailandese, l’inglese è anche la lingua universale degli affari ed è ampiamente parlato nelle aree urbane.
Inoltre, molti thailandesi studiano l’inglese come seconda lingua nella scuola primaria, nella scuola secondaria e all’università. La fluidità dell’inglese è più diffusa tra i giovani.
La differenza con il fuso orario dell’Italia è esattamente di 6 ore. L’Italia infatti si trova sul fuso orario GMT + 1.
Se in questo momento in Italia sono le 20.00, in Thailandia saranno le 2 di notte del giorno successivo. Se l’orologio a Roma segna le 10.00 di mattina, a Bangkok saranno le 16.00, nel pieno di un caldo e colorato pomeriggio thailandese.
La Thailandia è uno dei Paesi che ha deciso di non adottare l’ora legale.
A differenza dell’Italia dunque, niente lancette portate in avanti di un’ora nel periodo compreso tra marzo e ottobre, ma un orario costante 365 giorni l’anno.
Queste sono le differenze considerando l’ora solare in Italia.
Se invece prendiamo come riferimento il periodo dell’ora legale nel nostro Paese (dall’ultima domenica di marzo all’ultima domenica di ottobre), la differenza di ore tra Italia e Thailandia si riduce a 5 ore.
Queste differenze di orario sono da considerare e tenere sempre a mente soprattutto se vi trovate a contattare amici e parenti rimasti in Italia, per evitare spiacevoli messaggi e chiamate nel cuore della notte!
In tutta la Thailandia vengono utilizzati apparecchi a 220 volt, 50 AC, anche se alcuni degli hotel più grandi possono utilizzare apparecchi elettrici a 110 volt. Le spine sono generalmente a due pin e quindi gli apparecchi elettrici richiedono normalmente un adattatore. La maggior parte degli hotel migliori dispone di un asciugacapelli in camera, oppure puoi richiederne uno alla reception.
Non ti consiglio di acquistare adattatori in Italia, li pagheresti sicuramente di più. Se hai intenzione di recarti in più paesi, con prese e spine diversi, ti consiglio di acquistare un adattatore universale compatto.
In Tailandia, la stragrande maggioranza dei caffè, ristoranti e hotel ti fornirà l’accesso a Internet WiFi. Non tutti lo faranno gratuitamente però, alcuni Hotel ti potrebbero chiedere di pagare per questo servizio, a volte a tariffe da capogiro. È quindi molto più affidabile acquistare una scheda SIM con dati mobili illimitati e chiamate da un operatore di telefonia mobile locale.
Ambasciata italiana in Thailandia e consolati:
Ambasciata Italiana Bangkok
Indirizzo: CRC Tower, All Seasons Place, 87 Wireless road, Lumpini, 10330 Bangkok
Telefono: +66 22504970
Fax: +66 22504985
E-Mail: ambasciata.bangkok@esteri.it
Sito Web: http://www.ambbangkok.esteri.it
Consolato Italiano Chiang Mai
Consolato Onorario
Indirizzo: 19 Soi 9 Sirimungkalajarn Road – Suthep, Muang District – 50200 Chiang Mai
Telefono: +66 53212925; +66 818825252
Fax: +66 53224832
E-Mail: vleelam@sd01.med.cmu.ac.th
Consolato Italiano Phuket
Consolato Onorario
Indirizzo: 68/203 moo 1 T.Chalong A. Muang, Phuket 83130
Telefono: +66 76263923
Fax: +66 76367153
E-Mail: consolare.phuket@gmail.com
Consolato Italiano Samui
Consolato Onorario
Indirizzo: 171/4-9 T Maret Lamai, Koh Samui, 84310 Suratthani – Samui
Telefono: +66 76263923
Fax: +66 76367153
E-Mail: consolare.phuket@gmail.com
PARLIAMO DI SOLDI
La valuta locale è il Bath thailandese o THB. Un Bath è diviso in 25 satang. I tagli delle banconote comunemente usati includono 25 satang , 50 satang, 1 Bath, 2 Bath, 5 Bath e 10 Bath. Esistono anche in circolazione monete da 1 satang, 2 satang, 5 satang e 10 satang ma son molto raramente usate, se non in alcuni luoghi nemmeno più accettate.
Le banconote sono colorate e facili da distinguere: i colori vanno dal verde (20 Bath), azzurro (50 Bath), rosa (100 Bath), viola (100 Bath), marroncino chiaro (100 Bath). Per esperienza personale posso confermare che il Bath può essere utilizzato per pagare nei negozi anche in Indonesia, Filippine, Malesia e Vietnam, ovviamente applicano un tasso di cambio con la valuta locale non proprio vantaggioso.
Per esperienza ti consiglio di effettuare il cambio della valuta in Thailandia dopo aver raggiunto la prima città di approdo, presso i numerosi centri di cambiavalute nelle città. Aeroporti, hotel e banche applicano commissioni molto elevate per il cambio e diventano molto sfavorevoli. E’ quindi molto più conveniente portare EURO in contanti in Thailandia e cambiarli in THB, invece di partire già con la valuta thailandese dall’Italia in quanto il cambio in Italia sarebbe parecchio sfavorevole. Assicurati che le banconote italine siano in buone condizioni: le banconote danneggiate di solito non sono accettate nei centri di cambio valuta. Ricorda che il pagamento in valuta estera non è consentito nella maggior parte dei posti in Thailandia. Scambia in aeroporto il minimo indispensabile di THB per i mezzi di trasporto che ti porteranno all’hotel, per il cibo e per le prime comodità prima di raggiungere la destinazione e poter cambiare a tariffe molto più favorevoli.
Le carte di credito e di debito sono accettate in tutti i grandi negozi e bar delle città e delle zone turistiche. I centri e le bancarelle di venditori ambulanti più piccoli hanno una politica di soli contanti, quindi assicurati di portare un po’ di contanti. Tutti i principali fornitori di Carte di credito (visa, mastercard, amex, diners, ecc..) e Bancomat (cirrus e maestro) sono accettati. Il prelievo di contanti presso gli sportelli ATM (i bancomat) son sempre possibili ma tieni presente che verrà applicata sempre ed in ogni caso una commissione di 220THB (circa 6 euro) ad ogni prelievo. Eventualmente, per sicurezza, informa il fornitore che ti recherai all’estero in modo che la carta non rischi di venir bloccata per transazioni insolite in un paese straniero. Scegli SEMPRE di ricevere l’addebito in THB e non nella tua valuta locale in quanto puoi evitare altissime commissioni in questo modo.
Durante il pagamento presso un POS, non perdere mai di vista la carta; è meglio prelevare denaro e pagare in contanti in negozi caratteristici. I bancomat sono disponibili in abbondanza negli hotspot turistici, nei centri commerciali, nelle banche e nelle strade trafficate. I travellers’ cheque non sono accettati direttamente nella maggior parte dei negozi: devono essere incassati presso banche o cambiavalute e queste strutture addebitano una forte commissione per ogni transazione.
Assicurati di avere sempre contanti in tagli piccoli: 10 Bath, 20 Bath e 50 Bath mentre fai shopping in strada, poiché i tagli più grandi sono più difficili da cambiare.
La mancia non è la norma nei ristoranti e nei caffè più piccoli ma visti i costi esigui nei locali più familiari è un bel gesto che apprezzeranno moltissimo.
Conserva le monetine per pagare gli oggetti nelle bancarelle o prendere i biglietti per bts o skytrain.